La richiesta di prati ibridi è in continuo aumento perciò è bene fornire una chiara definizione e differenziare i prati ibridi dai sistemi di erba naturale rinforzata.
Analizzando la etimologia delle parole possiamo bene comprendere che per erba naturale rinforzata si intende: l’insieme di metodi che usano prodotti sintetici (microfibre, fibre elastiche, reticelle miscelate nel substrato vegetale di crescita, fibre sintetiche verdi impiantate nel substrato vegetale di crescita e l’erba sintetica integrata nel substrato vegetale di crescita) per rinforzare l’erba naturale.
All’interno questa categoria dunque ci sono anche i manti in erba sintetica che sono intasati con substrato vegetale di crescita laddove cresce l’erba naturale nello spazio tra le fibre sintetiche. Nella maggior parte dei casi tali manti comprendono un supporto (backing) studiato ad hoc che, almeno dal punto di vista teorico, dovrebbe far attraversare le radici per crescere anche nel substrato vegetale di crescita sotto il backing. In estrema sintesi l’erba naturale cresce e prospera all’interno di un manto sintetico.
Tanti definiscono dunque questa erba mista come “prato ibrido”, ma è bene fare un passo avanti per comprendere meglio di che veramente si tratta. Analizzando la etimologia della parola ibrido, dal punto di vista agronomico, tale termine sarebbe improprio perché ci dovrebbe essere una “fusione” genetica e questo è impossibile.
Perciò, considerando i vantaggi reciproci che tali sistemi offrono tra l’erba naturale e l’erba sintetica, possiamo affermare che si tratta di una simbiosi perciò sarebbe giusto fornire una definizione scientifica di “prato misto in simbiosi” oppure “erba mista in simbiosi”
Tuttavia, prendendo spunto dal settore automobilistico è convenzionalmente accettato il termine ibrido di una vettura alimentata da due diverse fonti energetiche come la benzina ed l’energia elettrica. Facendo un parallelismo nel settore dei campi sportivi possiamo definire un “prato ibrido” una erba mista, naturale e sintetica in qui si possa giocare alternativamente con o senza l’erba naturale.
Questo coincide anche con la domanda del mercato ed è la preoccupazione di molti che usano il campo di gioco in modo estremo. In poca sostanza, stabilendo un nuovo standard di mercato possiamo definire che il prato ibrido è il sistema che fornisce le condizioni adeguate per la crescita di erba naturale fin dall'inizio ed un campo giocabile anche in quei casi in cui, per qualsiasi ragione (uso estremo, condizioni meteo o sbaglio umano), l'erba naturale potrebbe essere eventualmente danneggiata.
Il prato ibrido PowerGrass ha caratteristiche innovative e offre condizioni di gioco e di crescita migliori rispetto a qualsiasi altro sistema di erba naturale rinforzata oppure di vecchio sistema di prato ibrido ed allo stesso tempo offre un campo sportivo giocabile anche senza l’erba naturale. L'erba sintetica è stabile e l'erba naturale può essere facilmente installata con semplice semina.
Il prato ibrido PowerGrass ha caratteristiche innovative ed offre condizioni di gioco e di crescita migliori
I prati ibridi non sono una novità. Il primo sistema è stato sviluppato negli stati uniti nel 1993. E' sembrato subito un’idea geniale, ma ha avuto una diffusione limitata per alcuni motivi, esaminiamoli:
La ricerca della soluzione alle problematiche precedentemente esaminate ha portato ad un lungo studio per comprendere in profondità i pregi ed i difetti del manto artificiale e del substrato vegetale.
Impiegare un backing per il manto sintetico, aperto e traspirante su tutta la superficie, non biodegradabile che permettesse lo scambio gassoso anche sotto il backing fin dall'inizio, è una condizione "sine qua non" per avviare un progetto di un prato ibrido ed è l'oggetto principe del brevetto Powergrass.
Saldare bene le fibre dell’erba sintetica al supporto primario è altrettanto d'obbligo, ma ci sono altre caratteristiche che completano il progetto come:
Individuare la miscela idonea per la coltivazione dell’erba naturale in un sistema di prato ibrido non è stato semplice; sono stati necessari oltre 2 anni di studio e la sperimentazione di tutte le possibili combinazioni con le miscele disponibili sul mercato. Oggi i risultati stupiscono i migliori studiosi al mondo.
Grazie a questa ricerca è stata formulata una speciale miscela di sabbia basata sulle prescrizioni USGA, con un substrato organico vegetale: il Geofill® PG, un brevetto perfetto da integrare nei prati ibridi.
Il Geofill® PG contiene fibre di cocco e il sughero più pregiato destinato alla produzione dei tappi per le bottiglie di vino. La sua miscelazione con la sabbia, aumenta fino a due volte la porosità della sabbia ed allo stesso tempo trattiene l'umidità necessaria nel substrato vegetale sabbioso, attribuisce al terreno di gioco di un effetto ammortizzante e riduce la durezza dello strato di sabbia. La caratteristica isolante del sughero mantiene la temperatura omogenea nel substrato vegetale sabbioso sia durante il caldo estivo che durante il gelo invernale.
il prato ibrido PowerGrass con erba naturale
L’erba naturale in piena crescita nel prato ibrido PowerGrass copre l’erba sintetica e la protegge dai raggi UV del sole.
il prato ibrido PowerGrass senza erba naturale
L’erba naturale nel caso di usura estrema, a causa di forza maggiore oppure per errore umano è possibile cedere. In tal caso emerge l’erba sintetica del prato ibrido PowerGrass che permette continuità di gioco fino alla successiva risemina per la rigenerazione dell’erba naturale.
Refuerzo del Césped Natural
Osservare i limiti di un vecchio sistema di prato ibrido: le fibre dell’erba sintetica sono "sepolte" nel substrato vegetale sabbioso e non offrono protezione alla corona della pianta dell’erba naturale. Inoltre il fissaggio delle fibre dell’erba sintetica al supporto orizzontale non è adeguato; quando l'erba naturale cede, anche le fibre dell’erba sintetica vengono asportate via dal giocatore insieme alla zolla dell’erba naturale. Considerando la definizione convenzionalmente accetta, non possiamo nemmeno considerare questo sistema prato ibrido, perché quando cede l’erba naturale viene danneggiata l’erba sintetica in modo irreversibile.
le fibre dell’erba sintetica nel GrassMaster (a sinistra) sono di 100 micron e non sono resilienti contro il prato ibrido PowerGrass (a destra) di 250 micron
Solo le fibre dell’erba sintetica resilienti (a destra sono da 250 micron contro i 100 micron a sinistra) mantengono la posizione eretta e proteggono le corone delle piantine d'erba naturale. Oggi il PowerGrass dispone fibre sintetiche da 350 micron per garantire una maggiore resilienza e resistenza agli interventi di manutenzione dell’erba naturale.
nel Xtragrass le radici non penetrano il supporto (backing) dell’erba sintetica durante la prima fase di crescita
Un forte limite di un altro vecchio sistema di prato ibrido: le radici non penetrano il supporto finché non avviene la degradazione parziale del supporto (backing) dell’erba sintetica. Quando questo avviene interessa soltanto 1/3 della superficie del supporto in quanto il restante 2/3 è impermeabilizzato dal backing che salda le fibre al supporto dell’erba sintetica. Una forte limitazione quando si ha solo 8-10 settimane a disposizione per lo sviluppo dell'erba naturale e anche dopo in quanto la radicazione interessa eventualmente solo 1/3 della superficie e, quanto pare, durante un periodo di piogge frequenti, la tensione superficiale dell’acqua depositata sopra il backing forma una barriera idrica invisibile limitando ancora di più lo scambio gassoso sotto di esso.
nel Xtragrass la crescita dell’erba naturale è asfittica dentro l’erba sintetica
L’erba sintetica non deve impedire la crescita dell'erba naturale: in gran parte dei vecchi sistemi di prati ibridi abbiamo osservato che il terreno diventa molto duro ed asfittico per la crescita dell'erba naturale.
il prato ibrido PowerGrass supera un inverno con uso intensivo offrendo un campo giocabile
Nel PowerGrass l’erba sintetica assiste la crescita dell'erba naturale: facendo ombra ai germogli contro il caldo estivo con le fibre dell’erba sintetica mentre il supporto dell’erba sintetica trattiene il calore nel terreno contro il freddo invernale.
l'ammendante organico Geofill PG è frutto di una lunga sperimentazione
Dopo una lunga sperimentazione di tutti gli ammendanti organici disponibili siamo giunti alla speciale miscela di Geofill PG che contiene sughero e cocco.